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Lavorando parecchio tempo al terminale ogni giorno, sono diventato un fan di GNU Screen.
A dispetto della laconica descrizione data dalla sua pagina di man:
«Screen is a full-screen window manager that multiplexes a physical terminal between several processes (typically interactive shells).»
screen è il programma ideale per semplificarsi la vita quando si lavora su server remoti. La fatica iniziale nel dover imparare a memoria almeno una decina di scorciatoie da tastiera è ampiamente ripagata dal fatto di poter lavorare su diversi terminali usando un’unica sessione SSH.
Il lan space e i nerd strafumati che giocano in rete fino a notte tarda, i seminari fiume, l’ASK 191, i deliri, le chiacchierate in inglese con stranieri e le quelle con vecchie quanto virtuali conoscenze, il DHCP umano, le ubriachezze moleste, le dormite di poche ore a terra e soprattutto le cazzo di zanzare. HackMeeting 2008 lo voglio ricordare con lo screenshot che mi confermò di essermi appena collegato alla rete interna, dalla quale se ti collegavi su repubblica.it ti appariva la home page di goatse.cz (<– non cliccate sul link di goatse.cz nel caso abbiate lo stomaco delicato):
psylocibe – «Dottore, è SALITA l’anestesia?»
Dentista (ridendo) – «Non si dice che è SALITA, si dice che FA EFFETTO.»
Oggi a Sydney ha sfilato la protesta gay contro il Papa, che sta celebrando la 23esima Giornata Mondiale della Gioventù.
Ottimo questo cartello, che ricorda a tutti quanti noi che anche Gesù Cristo fu inchiodato. 🙂
Foto via Sydney Indymedia.
Mi capita che, dovendo scrivere uno scriptino bash, vado a rileggermi un po’ la stagionata ma pur sempre gloriosa "Advanced Bash-Scripting Guide" e ci trovo nel bel mezzo (Part III, chapter 23, intitolato Recess Time – Il momento della ricreazione) questa mail burla troppo nerdish:
Fellow Linux user, greetings! You are reading something which
will bring you luck and good fortune. Just e-mail a copy of
this document to 10 of your friends. Before making the copies,
send a 100-line Bash script to the first person on the list
at the bottom of this letter. Then delete their name and add
yours to the bottom of the list.Don’t break the chain! Make the copies within 48 hours.
Wilfred P. of Brooklyn failed to send out his ten copies and
woke the next morning to find his job description changed
to "COBOL programmer." Howard L. of Newport News sent
out his ten copies and within a month had enough hardware
to build a 100-node Beowulf cluster dedicated to playing
Tuxracer. Amelia V. of Chicago laughed at this letter
and broke the chain. Shortly thereafter, a fire broke out
in her terminal and she now spends her days writing
documentation for MS Windows.Don’t break the chain! Send out your ten copies today!
Questo che segue è il resoconto di quello che ho fatto per far funzionare OpenSSH su Tor. Questo mio interesse nasce per curiosità diversi mesi fa, quando mi è stato aperto un account su una macchina a cui volevo accedere in maniera anonima, quanto meno in determinati casi. Continue reading
Sono una macchina che trasforma il male,
in compatte unità asettiche
di atti utili e sensati.
Sono una macchina che trasforma il male,
in energia che altrimenti non avrei.
Sono una macchina,
di carne
e di sangue.
Sono una macchina che trasforma il male,
perché non c’è altro da fare
e lentamente mi lascio avvelenare
da tutte le cose che non posso cambiare.